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TEMPORARY MANAGER. CHO. Coach.

Integro ed intreccio, potenziandole,  le seguenti conoscenze, competenze ed esperienze; con l’obiettivo di accompagnare le organizzazioni nel processo di Evoluzione Integrale.

Sono Temporary Manager

Il Temporary Manager, anche conosciuto come Fractional Manager, (manager a tempo o interim manager), è un professionista con esperienza e competenze avanzate cui viene assegnato l’incarico di gestire particolari aspetti di un’impresa, di un ramo d’azienda o di un business, per un determinato periodo di tempo.

Lo scenario imprenditoriale italiano fortemente caratterizzato dalla presenza di aziende di piccole e medie dimensioni, che spesso necessitano di competenze manageriali trasversali di alta qualità a fronte di una limitata disponibilità di budget, risorse e conoscenze interne.

La rapida acquisizione di competenze strategiche, tecnologiche e operative avanzate risulta, dunque, fondamentale per le imprese che vogliono mantenere un vantaggio competitivo sostenibile nel tempo e migliorare le proprie capacità di gestione

Le differenze tra un consulente e un temporary manager sono prevalentemente collegate al grado di indipendenza decisionale. Anche Il temporary manager si distingue per la sua marcata attitudine manageriale e per il profilo psicoattitudinale fortemente orientato a esercitare un ruolo di leadership presso l’azienda ospitante.

Leading Network

Manager a Tempo

Sono Chief Happiness Officer

Il CHO lavora per creare un ambiente di lavoro positivo. Il CHO è un Complexity Thinker. In un contesto di complessità crescente, l’attitudine e l’esercizio di Complexity Thinking offre una visione sistemica e integrata che diventa essenziale per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro positivo e sostenibile. Adottare una lente integrata e sistemica consente di generare coerenza tra le diverse componenti sociali, economiche e ambientali, favorendo così un approccio che non solo faciliti il cambiamento culturale, ma che lo renda anche strutturale e duraturo. Questo paradigma permette di accelerare la creazione e la predisposizione di sistemi resilienti, capaci di adattarsi e rispondere alle incertezze e alle trasformazioni del mondo contemporaneo, tracciando un percorso verso un equilibrio dinamico e flessibile.

4 sono le dimensioni sulle quali un CHO interviene.

  • Cultural Transformation (+ Chimica Positiva)
  • Positive Leadership (+ Essere)
  • Positive Organization (+ Noi)
  • Corporate Happiness (+ Disciplina)

Esse rappresentano un insieme di principi e competenze che guidano i professionisti verso il miglioramento del benessere e della felicità organizzativa.

Quando si applicano al temporary management, queste dimensioni vengono integrate in un contesto di gestione temporanea per massimizzare l’efficacia e il benessere del team e dell’azienda in un periodo di transizione. In dettaglio:

Il CHO si focalizza sul garantire che i membri del team si sentano supportati emotivamente, nonostante l’incertezza e il cambiamento tipici di questi incarichi. Si lavora su:

  • Creare un ambiente che riduca lo stress da transizione.
  • Favorire la comunicazione aperta e trasparente per ridurre l’ansia.
  • Introdurre pratiche di mindfulness o supporto emotivo temporaneo per rafforzare la resilienza del team.

Il CHO per promuove le opportunità di apprendimento e miglioramento personale anche in un periodo limitato:

  • Identificare aree di sviluppo rapido per il team.
  • Far sentire i collaboratori valorizzati, anche se l’assetto organizzativo è temporaneo.

Le relazioni diventano fondamentali in un periodo di gestione temporanea, dove il leader deve integrarsi velocemente e creare fiducia:

  • Costruire relazioni di qualità tra i team e i dirigenti.
  • Mediare eventuali conflitti preesistenti o nati dalla transizione.
  • Favorire un senso di appartenenza, nonostante il ruolo del temporary manager sia a scadenza.

Il CHO, nel temporary management, guida le persone a riconoscere il valore del loro lavoro anche in un periodo di cambiamento:

  • Comunicare una visione chiara del “perché” delle attività svolte durante la transizione.
  • Riconoscere e celebrare i risultati raggiunti per mantenere alta la motivazione.
  • Integrare obiettivi a breve termine con la missione aziendale complessiva.

 

Sono Coach

Il coaching diventa un elemento culturale e operativo della leadership. L’attenzione è posta sulla capacità di ascoltare attivamente, porre domande aperte, e supportare i collaboratori nella risoluzione di problemi e nella presa di decisioni in modo autonomo.

Non si tratta di sessioni isolate, ma di un impegno continuo in cui il coaching permea la routine quotidiana. Il leader-coach usa ogni interazione, riunione, o situazione per fornire feedback e sviluppare le capacità del team. Questo approccio riduce il bisogno di sessioni formali, perché il coaching avviene organicamente nelle attività quotidiane. In questo modo, il coaching diventa un processo di miglioramento continuo piuttosto che un evento occasionale. Il focus si sposta dal “risolvere problemi” al “creare opportunità” per lo sviluppo e la crescita.

Associazione Coach

Esperienza ventennale come Manager in Organizzazioni complesse

AA – Avanti e in Alto, correndo e scalando, la mia vita lavorativa è un bel mix-shake di Resilienza, Cultura e Leadership. Da più di 20 anni impegnata nella Digital Experience, dalle sue prime timide apparizioni al consolidamento degli ultimi anni. I brand per i quali ho lavorato sono Levi, Ray & Shoup, Quadient, OpenText. Muoio dalla voglia di raccontarti progetti e brand dei miei clienti passati, ma sono protetti da segreto professionale che mi obbligano a tenere la bocca chiusa e le dita ferme sulla tastiera.

Il mio mestiere è coinvolgere le folle, emozionarle. Internamente per seguirmi, nelle pazze iniziative disruptive per mantenere alto il morale dei miei Collaboratori; esternamente, con i Clienti, impegnati in sfide multi-dimensionali tra obiettivi qualitativi ed economici, per creare complicità e affiliazione.

Collaboratori e Clienti hanno la “C” maiuscola, perché sono persone con un’identità, degli obiettivi, delle emozioni ed un mondo personale complesso e importante al quale io mi sono dedicata. Va compreso, accolto e tenuto in considerazione in ogni passo e decisione

Il mio lavoro è sempre stato comprendere il tessuto più profondo delle Organizzazioni, le forze multivettoriali che le caratterizzano, fluide e variabili come solo il mare ed il cielo sanno essere. Dal lontano, ahimè, 2003, ho coordinato team internazionali nel mondo dell’Information & Communication Technology. Ho vissuto a Madrid, lavorato in USA, Brasile, in Russia, in Francia ed in Germania.

Mi riconoscono forza ed energia esplosiva. Ebbene. Ecco cosa metto al Tuo, nostro servizio: è questa Passione (sì sì, con la lettera iniziale maiuscola) per la vita, mia, vostra, delle nostre Organizzazioni.

 

Mi ricarico così

Andando in Montagna, da poco alpinista in erba, adoro la sensazione di infinito che si prova raggiungendo una cima; mi arrampico su falesie e cerco di prendere dimestichezza con le vie di arrampicata, per praticare la disciplina di avvicinarsi passo dopo passo alla meta, in sicurezza mia e dei mie compagni, per osservare il panorama dal basso e man mano cambiare visuale fino ad ammirarlo dalla cima; correndo e praticando Ultratrail, per sperimentare la bellezza dell’amplificazione della sensazione di essere vivi che si prova durante la fatica, le salite, le notti correndo, la temperatura dell’aria che cambia sulla pelle, le albe e i tramonti, i rumori del bosco e della montagna e l’impagabile e irrinunciabile sintonia e collaborazione che si instaura spontaneamente con gli sconosciuti compagni di viaggio che diventano i migliori alleati e con i quali si condivide l’emozione (con-dividere è una operazione matematica magica che dividendo moltiplica!)

Amo scrivere “Fotografie di Parole” che scovo come scorci durante la mia vita di tutti i giorni o scaturiscono da riflessioni che affiorano; mi diletto a leggere e interpretare brani.

Sono onorata di essere stata selezionata e poter registrare “libri Parlati” per l’associazione non vedenti del mio territorio.